Tra i trattamenti estetici più richiesti, si vanno affermando sempre più tecniche che utilizzano l’inchiostro permanente – proprio come tatuaggi – per risolvere alcune imperfezioni (per esempio nella forma delle sopracciglia) e dare maggiore definizione. Tra le principali abbiamo dermopigmentazione e micropigmentazione: scopriamo le differenze e quali sono i loro impieghi.
- Cos’è la dermopigmentazione
- Cos’è la micropigmentazione o microblading
- Micropigmentazione e dermopigmentazione: tempi di guarigione
- Micropigmentazione e dermopigmentazione: quanto dura l’effetto?
- Micropigmentazione e dermopigmentazione a Milano
Cos’è la dermopigmentazione
A cambiare sono innanzitutto i campi di impiego. La dermopigmentazione, infatti, viene utilizzata ampiamente in ambito paramedico, per esempio in presenza di alopecia androgenetica in abbinamento ad altri trattamenti come l’autotrapianto; oppure per ricostruire l’areola dei capezzoli delle donne che si sottopongono a mastectomia.
La dermopigmentazione è a tutti gli effetti un tatuaggio. E infatti, un tempo, per questa tecnica venivano usati i medesimi pigmenti, che però nel tempo tendono a scolorire e a tendere al blu o al rosso. Oggi invece i pigmenti utilizzati sono un presidio medico appositamente brevettato, e per questo non scoloriscono.
La dermopigmentazione si basa sull’introduzione nello strato sottostante del derma di pigmenti dermatologicamente testati, attraverso una serie di aghi estremamente sottili. Così è possibile ripigmentare zone del viso come l’arco sopraccigliare poco folto o irregolare, il cuoio capelluto colpito da alopecia, attenuare le cicatrici e correggere inestetismi come alcune smagliature.
Gli aghi di diverse dimensioni consentono di creare un risultato davvero naturale e l’intervento risulta impercettibile, oltre che non doloroso.
Cos’è la micropigmentazione
La micropigmentazione, o microblading, si differenzia innanzitutto per lo strumento utilizzato: ovvero una piccolissima lama che termina con microaghi che, intinta nel pigmento dermatologicamente testato, permette di incidere manualmente delle linee di estrema precisione. Per questo è utilizzato in ambito cosmetico, per rifinire le sopracciglia grazie al fatto che è possibile disegnare letteralmente pelo per pelo. Per tutti gli altri utilizzi, come il trucco permanente occhi o il trucco permanente labbra, viene utilizzata la dermopigmentazione.
Anche se la tecnica definita “pelo per pelo” è la più diffusa, il microblading può essere impiegato anche seguendo altre metodologie, come per esempio il microshading.
Cos’è la tecnica microshading? La tecnica mista del microshading unisce l’effetto pelo per pelo all’effetto sfumato. Ideale per chi ricerca un risultato più definito senza però rinunciare all’effetto naturale del pelo per pelo. Il risultato è simile a quello del sopracciglio truccato con matita o ombretto.
Micropigmentazione e dermopigmentazione: tempi di guarigione
Queste tecniche vengono eseguite su parti del corpo molto delicate, trattandosi di aree sensibili del viso. Dunque è normale dover rispettare dei tempi di guarigione e prendersi cura dell’area trattata.
Subito dopo aver eseguito i trattamenti l’area potrebbe risultare gonfia e arrossata, e in alcuni casi potrebbe fuoriuscire un po’ di sangue. Queste reazioni sono del tutto normali. L’area sottoposta a trattamento comincerà, dopo pochi giorni, a prudere e formerà delle crosticine, che non andranno assolutamente toccate ma bisognerà aspettare che si stacchino da sole. Rimuoverle, infatti, rischia di danneggiare il lavoro.
Sopracciglia tatuate o trucco permanente: come prendersi cura dell’area interessata
Dopo il trattamento, bisogna avere cura di tenere la pelle idratata in modo che il processo sia più veloce, anche per alleviare il prurito. Per le prime settimane, meglio non utilizzare peeling o prodotti esfolianti ed evitare l’esposizione solare, ricordandosi di applicare sempre una protezione solare alta sul viso.
Inizialmente il colore sembrerà troppo scuro e per i primi giorni sarà difficile distinguere le linee con precisione. Ma durante il processo di guarigione il trattamento assumerà un effetto completamente naturale. Dopo circa un mese dalla prima seduta sarà necessario un controllo per applicare eventuali rifiniture, per ottenere un risultato perfetto.
Micropigmentazione e dermopigmentazione: quanto dura l’effetto?
Il pigmento della micropigmentazione e della dermopigmentazione, proprio perché è bioassorbente e rispetta il derma, non è permanente ma tende a essere riassorbito nel corso del tempo. La durata dipende da vari fattori. Alcune pelli tenderanno ad assorbire più velocemente il pigmento, soprattutto se non adeguatamente idratate. Anche l’esposizione al sole accelera il processo di sbiadimento. Inoltre, l’utilizzo intenso di peeling o prodotti esfolianti potrebbe causare uno sbiadimento più rapido.
La durata media del trattamento in condizioni perfette è di circa 6/8 mesi. Dopodiché nella maggioranza dei casi inizierà a sbiadire e dunque si potrà valutare di sottoporsi a un ritocco.
Micropigmentazione e dermopigmentazione a Milano
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